Potenza – “Orgoglio lucano”. È questo uno degli slogan adottati dal centrodestra regionale e in particolare dal Presidente Bardi per la sua campagna elettorale.
A dire il vero, non è chiaro a cosa si debba riferire questo “orgoglio lucano” a giudicare dagli ultimi cinque anni di governo regionale e dalla serie di provvedimenti scellerati avallati dallo stesso Presidente che condizioneranno il futuro di questa terra negli anni avvenire.
Uno su tutti è l’autonomia differenziata. Nei miei anni di lotta e battaglia contro questo vero e proprio schiaffo alla Basilicata e al Meridione, ho potuto constatare personalmente quanto l’ignavia del governo regionale di centrodestra abbia inciso fortemente sulla capacità della nostra terra di poter dire la sua contro questa scelleratezza.
Ricordo, ad esempio, un Consiglio regionale in cui, mentre si stava affrontando proprio questo delicato argomento, il Presidente si alzò e lascio l’aula tra lo sgomento dei presenti. Una consuetudine, questa, a cui tutta la maggioranza di centrodestra ci ha abituato.
Ora come allora, ribadisco che l’autonomia differenziata è un disegno scellerato e terrificante, una vera e propria “secessione dei ricchi” a danno delle regioni meridionali che si vedranno privare del futuro e dei servizi primari. Un salto nel buio che penalizzerà innanzitutto i cittadini, che verranno divisi in “categorie” a seconda della regione in cui risiederanno e della sua “disponibilità economica”.
No, non è questa la strada giusta per il futuro della nostra terra. E no, non può essere questa la politica al servizio dei cittadini.
La “scure” della secessione che il “Bardo” (anzi, il “Bardi”) dell’Autonomia Differenziata fa pendere sulla testa della nostra amata terra, di comune accordo con l’esecutivo nazionale di Giorgia Meloni, non può e non deve essere l’alternativa di governo per i lucani.
La Basilicata ha bisogno di futuro, di una politica al servizio dei cittadini e non di prestigiatori al soldo degli interessi di partito e di chi, pur di restare al comando ha avallato un provvedimento che taglie la gambe ad un’intera regione.
La Basilicata ha bisogno di una storia nuova e l’autonomia differenziata e chi la promuove non possono e non devono farne parte.
Gianni Leggieri, consigliere regionale