14ESIMA EDIZIONE FESTIVAL DI POTENZA: GLI INGREDIENTI DELLO SPETTACOLO DI QUALITA’
Potenza – Musica di qualità, contaminazione tra generi diversi, interpretazioni all’insegna della creatività, virtuosismi di musicisti alla ricerca degli antichi repertori della canzone popolare, un pizzico di comicità e tanta fantasia per meravigliare il pubblico: sono gli ingredienti della 14esima edizione del Festival di Potenza che ha tenuto la gente “incollata” alle sedie del Conservatorio Gesualdo Da Venosa per oltre tre ore e mezzo. Il gradimento per il format innovativo di spettacolo è condensabile nell’ovazione che ha seguito l’esibizione di Graziano Accinni con il gruppo degli “Ethnos” in particolare per l’interpretazione in dialetto lucano del famoso brano “Faber Andrea” con la produzione artistica della Fondazione De Andrè, negli applausi ad Elena Presti, cantante ed attrice, voce calda accompagnata da movimenti flamenco gitani e alla Swits Live Band per il travolgente swing. Ancora, nelle parole del sindaco di Potenza Dario De Luca che non si è perso un secondo ed ha riconosciuto, attraverso una sorta di “cittadinanza onoraria allo spettacolo”, l’appassionato lavoro del direttore artistico Mario Bellitti che non ha a caso si è esibito con il celebre “L’Istrione” (Aznavour), una canzone che calza a pennello per esprimere la sua formazione e sensibilità artistiche. A dare carisma ci ha pensato Tullio Pizzorno autore-compositore-musicista che dal suo ultimo lavoro (Carisma) ha presentato Il nostro Made in Italy. E non hanno certamente sfigurato i giovanissimi della Differend Band, di Tito, con la loro “Cellula vivente” dando prova che la creatività mixata allo studio può dare apprezzabili risultati. Per la buona riuscita del “format” – che diventerà una produzione televisiva condensata in due puntate di circa 1 ora e mezza ciascuna, trasmesse da oltre 80 tv in tutt’Italia del Circuito Fox Production di Nicola Mauro Marino – inoltre, la grande simpatia e il talento di Daniele Perini che ha condotto il Festival insieme ad Ertilia Giordano. Gli altri interpreti e protagonisti: il Duo Chitarra Lucana (Gaetano Agoglia e Flavio Montesano), Lino Trezza (vincitore di Sanremo Music Award 2011) con Anna Ronaldi, Paola Scimmi, Egidio Pecora, Nicola Lerose, Ylenia (Ilenia Fortunato), Franco Diana, l’attore comico Antonio Fiorillo, Geppy Marotta con l’organetto, Nicky Black dj/producer e il corpo di ballo di dieci ragazze (coreografie di Elena Apostolico e Michela Consolo), Antonella Alfano.
Lo spettacolo ha rappresentato una nuova sfida culturale perché – come insegna la classifica del Sole 24 Ore di oggi – la sfida sulla qualità della vita si vince principalmente sulle attività e i servizi per il tempo libero. I dati del decimo Rapporto Federculture con il crollo della spesa per concerti del 14,4% nel biennio 2012-2013, del 13,3% per discoteche e balere, del 15,5% per teatro e del 12,5% per cinema, confermano la crisi profonda e contestualmente la validità della scelta: ci sono cantanti, band, musicisti di cosiddetta “fascia media” che risentono di più della crisi legata al calo di vendite della discografia e a tanti altri fattori. Un’occasione per l’Asmea (Associazione Spettacolo Management e Artisti) con il presidente Paolo Fontana per riaccendere i riflettori su un altro pianeta che non è quello di Sanremo e coinvolge centinaia e centinaia di giovani che dedicano passione, impegno, professionalità e decine e decine di operatori dello spettacolo. Le aspettative sono adesso nella nuova legge sullo spettacolo dal vivo che la Giunta regionale ha approvato di recente per verificare la “reale” attenzione della massima istituzione locale. L’obiettivo è la formazione di nuovi talenti anche se il carisma – come canta Tullio Pizzorno che ha proposto ai giovani un masterclass “cose da mettere dentro una canzone – è “il dono in più. E’ un riflettore. Una siringa di buonumore… E anche se hai ragione, per la gente se tu non hai carisma non hai niente…”. L’impegno di Mario Bellitti e del cast di operatori che l’affiancano è di fare da “tutor” a giovani emergenti o che vogliono diventare autori-compositori, musicisti, con un consiglio su tutti: scoprire il proprio carisma. Perché – canta sempre Tullio – “la differenza ti farà fare fin quando tutti poi ti vengono a cercare”.