auto epoca 140419 001
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Club Auto & Moto d’Epoca Stigliano
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Potenza – La tecnologia continua a fare progressi e l’automazione per le vetture continua a fare passi avanti verso il livello 5, quando a bordo non servirà più il conducente. La sperimentazione è finalmente partita anche in Italia, ma le norme in vigore permettono ancora solo la sperimentazione su strade particolari. E allora quando si arriverà alla driverless car? Fiduciosi dovremo aspettare perché ci vorrà del tempo!

Nell’attesa le statistiche dicono che in Europa muoiono sempre più persone per incidenti alcol-correlati così come in Italia. (Bruzzone S. L’incidentalità stradale alcol-correlata. 2017. ISTAT). Non passa giorno che non compaia sui giornali notizia di una strage provocata da guidatore in stato di ebbrezza. Come possiamo interrompere questa carneficina? Le bevande alcoliche incidono pesantemente, ma anche le droghe giocano il loro effetto molto negativo.

Le case automobilistiche potrebbero adottare i dispositivi che una società canadese produce per il rilevamento di alcol nel sangue degli autisti mediante un sistema posto sui volanti degli autobus, viene chiamato sober steering. Questi biosensori vengono installati sul volante e sono capaci di rilevare se un guidatore ha bevuto, semplicemente attraverso il tatto. Se l’alcol viene rilevato sopra un limite prefissato, il veicolo viene immobilizzato.

Il sistema si resetta entro un minuto, in modo che un guidatore sobrio possa assumere il controllo del mezzo. Dovrebbe essere uno strumento obbligatorio in macchine (aerei, treni, autoveicoli) che si muovono veloci, molto pericolose se alla guida vi è un soggetto non in grado di farlo. Per i guidatori di auto, specie per i giovani il sabato sera, sarebbe utile e potrebbe salvare tante vite.

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Antonio Molfese, specialista in Ostetricia e Ginecologia, Urologia, Igiene e Medicina Preventiva, Medicina Legale e delle Assicurazioni, ha compiuto ricerche presso il Karolinska Institut di Stoccolma, e presso l’Università Cattolica di Roma. È stato Professore a contratto dal 1990 al 1994 presso l’Istituto di Igiene dell’Università di Sassari ed ha insegnato Medicina Navale e delle Piattaforme Petrolifere. Studioso di Storia Regionale, è anche autore di numerose pubblicazioni scientifiche e di programmi televisivi di educazione sanitaria e collabora in qualità di giornalista con riviste specializzate nel settore dell’igiene e della medicina preventiva. Dirige da XX anni il Centro Regionale Lucano dell’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria, Torre Molfese, Centro Studi sulla Popolazione e per migliorare la condizione dell’anziano in Basilicata- Torre Molfese, San Brancato di Sant’Arcangelo (PZ).