Matera – Il 7 aprile 1959 nacque a Matera il Circolo culturale La Scaletta dall’entusiasmo di un gruppo di giovani, animati dalla convinzione di non essere figli di una città immersa nella miseria, ma di un luogo ricco di storia, che poteva diventare una grande risorsa per tutta la comunità. A ispirare il nome, una scaletta che permetteva l’accesso alla prima sede dell’associazione, in via Lucana n.9.
Una scaletta destinata ad essere calcata da artisti, politici, antropologici, giornalisti e intellettuali, protagonisti del fermento culturale del secondo dopoguerra.
Iniziò così un’infaticabile e appassionata attività di ricerca, documentazione, tutela e promozione del territorio, che ha innescato una “rivoluzione culturale”, in grado di capovolgere il destino di una Città, nel 1993 dichiarata dall’UNESCO, Patrimonio Mondiale dell’Umanità e oggi Capitale europea della cultura 2019.
Per celebrare il 60° anniversario del Circolo La Scaletta domenica 7 aprile 2019 alle 10.30, presso il Cinema Comunale, che riaprirà in anteprima dopo i lavori di adeguamento, si terrà un incontro pubblico, organizzato con il Comune, in cui interverranno, Francesco Vizziello, Presidente del Circolo La Scaletta, Cosimo Damiano Fonseca, Accademico dei Lincei e Antonio Uricchio, Rettore dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”. Nel corso dell’incontro sarà presentata la pubblicazione dedicata alla storia del Circolo La Scaletta, a cura di Nicola D’Imperio, Edizioni Magister, 2019. Le conclusioni saranno affidate a Raffaello De Ruggieri, Sindaco di Matera. A moderare Milena Manicone, Giornalista.
Straordinario è il contributo che il Circolo La Scaletta ha dato alla città di Matera e al territorio lucano in sessant’anni di vita. Fondamentale è stato il lavoro di ricerca, documentazione e valorizzazione del patrimonio rupestre, confluito nel volume “Le Chiese Rupestri di Matera” (Roma, De Luca, 1966). Uno studio che ha ottenuto la medaglia d’oro dal Presidente del Repubblica e il prestigioso premio INARCH (Istituto nazionale di architettura).
All’impegno dei soci si deve, inoltre, il restauro delle chiese rupestri “Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci” e la scoperta e il restauro della Cripta del Peccato Originale, siti tra i più importanti a livello mondiale. Sin dall’inizio il Circolo si è battuto per il non abbandono dei Sassi, quando, invece, erano considerati “infamia”. Per dare un chiaro segnale in questa direzione fu acquistato, nel Sasso Barisano, Palazzo Bronzini, successivamente donato al Comune, storica sede dell’associazione dagli inizi degli anni ’70.
Tra le numerose attività realizzate dal sodalizio ricordiamo anche la progettazione esecutiva della strada panoramica di Murgia Timone, che conduce fino alla vista mozzafiato del Belvedere e le battaglie ambientali contro la localizzazione del cementificio, l’insediamento dell’impianto industriale della Liquichimica nel cuore del Metapontino e il sito di deposito delle scorie nucleari di Scanzano Jonico.
Rilievo internazionale ha donato alla città l’ organizzazione, a cura dei soci, della trentennale rassegna di scultura contemporanea “Le Grandi Mostre nei Sassi”.
Sessant’anni di attività del Circolo La Scaletta hanno creato un patrimonio di idee, di studi, di progetti, di incentivi di amore per l’arte, la cui validità trascende la contingenza del tempo e del luogo per diventare modello di azione e di vita democratica.