Melfi (PZ) – Parte da Melfi la prima delle importanti iniziative in rete sul territorio, dopo la proclamazione di Matera Capitale Europea della Cultura 2019. Grazie a un protocollo d’intesa quinquennale stipulato alcuni mesi fa tra il Comune di Melfi e il Dipartimento Beni Culturali e Architettura dell’Unibas, sede di Matera, a partire da martedì 28 ottobre e per una intera settimana saranno presenti a Melfi oltre sessanta docenti e studenti provenienti da varie università italiane e straniere: Miami, Lubiana, Venezia, Genova, Ancona, Pescara, Ascoli e la stessa Matera. Oggetto di studio, già da alcune settimane, è la città di Melfi con il suo centro storico e alcuni contenitori dismessi da valorizzare, tra chiese e monasteri un tempo utilizzati come carcere, teatri o addirittura cinema e lo stesso patrimonio edilizio privato che può essere riqualificato. Ma l’occasione è utile per una più ampia riflessione sulla città, il centro storico, la rete museale.
L’inaugurazione del workshop avverrà nell’aula consiliare, domani martedì 28 ottobre alle ore 15.30. Il workshop proseguirà con tre intensi giorni di laboratorio in giro per la città, con base dei gruppi di lavoro presso il Museo Civico di Palazzo Donadoni, aperta alla cittadinanza. La prima fase si chiuderà il 31 ottobre, in pomeriggio, sempre in aula consiliare, con la presentazione delle prime idee concettuali sviluppate dai diversi team universitari. La seconda fase il 6 dicembre, con l’inaugurazione della mostra dei progetti nella Sala del Trono del castello di Melfi, una lectio magistralis e un’intervista a Claudio Strinati, direttore dipartimentale del Ministero dei Beni Culturali.
Seguirà il dibattito pubblico.
L’iniziativa è patrocinata da: Comune di Melfi, Provincia di Potenza, Regione Basilicata, MiBACT Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Basilicata, Università degli Studi della Basilicata DICEM, Ordine degli Architetti di Potenza, Archeoclub di Melfi, Matera 2019, RE-CYCLE-ITALY,