Gli operai infreddoliti scesi dal bus bloccato decidono di raggiungere Ripacandida a piedi
Gli operai infreddoliti scesi dal bus bloccato decidono di raggiungere Ripacandida a piedi
Gli operai, infreddoliti, scesi dal bus bloccato decidono di raggiungere Ripacandida a piedi
Gli operai, infreddoliti, scesi dal bus bloccato decidono di raggiungere Ripacandida a piedi

Ripacandida-Ginestra (PZ) – Ancora una volta le strade e soprattutto la neve ed i mezzi di trasporto creano problemi a chi viaggia. Nella mattinata dello scorso 22 marzo, l’autobus che trasportava gli operai della FCA di San Nicola di Melfi, dopo il turno di notte, a bordo vi erano operai di Ripacandida e di Ginestra, all’uscita di Barile, direzione Ginestra, esce fuori strada e finisce la sua corsa contro un muretto di cemento.

Fermi per circa un’ora, nell’attesa alcuni operai hanno chiamato i carabinieri e la polizia, i quali giungevano sul posto. Il pullman riusciva a ripartire, cambiando direzione, riprendeva la superstrada per l’uscita di Rionero in Vulture. Altro imprevisto, sempre a causa della neve, in questa uscita vi erano bloccati dei Tir messi di traverso.

A questo punto, i venti viaggiatori di Ripacandida e Ginestra, stanchi non solo per il sonno, ma di questi imprevisti, scendono dall’autobus, alcuni si dirigono a piedi per Ripacandida, distante circa 5 km, dalla Oraziana, altri si mettono a fare l’autostop.

Raggiungono il proprio paese con oltre due ore di ritardo. Un’odissea che si ripete sistematicamente ad ogni evento atmosferico, nonostante siamo nel 2018!