Rionero in Vulture – La F.S.T. Rionero per la prima volta assapora il campionato di Promozione, dopo 40 anni di calcio. Un campionato, quello di quest’anno, di prima categoria, avvincente.. Molte squadre fino all’ultimo si sono contese il primo posto, dal Vietri, al Bella, dal Vitalba fino alla F.S.T. Rionero, che alla fine ce l’ha fatta a tagliare questo prestigioso traguardo. Ecco il commento degli addetti al lavoro. La presidentessa storica di questo sodalizio sportivo, Maria Gelleni Pesacane, da 40 anni segue la squadra, dopo che il marito,Carlo, professore e Preside, l’aveva fondato. Avvicinata, il giorno dopo la vittoriosa partita vinta a Filiano contro il Vitalba, ha riferito: “c’è un pallone che rotola sporco di fango, lontano lontano, in un campo di prima categoria, in un paese che non ricorda quelle terre argentine di paura e miseria dove nascono i campioni. C’è un pallone che rotola in porta tre volte prima che l’arbitro convalidi un solo gol. C’è un pallone inseguito con la stessa tenacia di un sogno, un pallone macchiato,calciato, baciato,respinto lontano,tenuto vicino.
Un pallone inseguito per quarantanni dai ragazzi di una periferia sonnocchiosa ed indolente. Dove tutto è l’attesa di un dopo lontano nello spazio e nel tempo. C’è un pallone che infine corona un sogno: a Rionero in Vulture, nella remota e sconosciuta Basilicata, nella lega del calcio dilettanti. Una squadra nata dal sogno incosciente di un professore e di un parroco nel 1972, quarantanni dopo vince il campionato di prima categoria e conquista la Promozione. In questa storia di calcio e pallone non ci sono scommesse, non ci sono premi,non ci sono stipendi o rimborsi. C’è solo il puro spirito dei dilettanti, con le magliette lavate in casa e le cene generosamente offerte dagli sponsor. Ci sono ragazzi che sono stati figli di ex giocatori e che saranno padri di futuri calciatori. Ci sono le mamme che alla domenica vanno a guardare i figli giocare, le fidanzate e le mogli a tifare. C’è la torta fatta arrivare di nascosto per contrastare la scaramanzia del mister.Ci sono le bandiere ancora da cucire.Ci sono i giovani che vanno ancora a scuola e i grandi che lasciano il lavoro un po’ prima per allenarsi alla sera. Come in ogni bella storia non c’è il campo ( in ristrutturazione), ma voglia di stupire,tenacia, fantasia e sogni. E c’è un pallone!”. La presidentessa Gelleni ha ricevuto i complimenti anche dal presidente della FIGC Basilicata, Pietro Rinaldi. Entusiasta il giocatore Michele Carrieri: “svegliarsi da “campione” non ha prezzo…. ricevere i complimenti e le strette di mano dalla gente che ti incontra per strada è una sensazione stranissima per dei ragazzi normali come noi, ma è una soddisfazione che mi porterò dietro per sempre… oggi più che mai sono orgoglioso di aver fatto parte di uno straordinario gruppo di amici e di aver contribuito nel mio piccolissimo ad una impresa che solo chi l’ha compiuta può capire quanto sia incredibile… non conta la categoria, non conta il talento, non conta il portafoglio…. ma solo la passione…. Forza FST Rionero per tutta la vita”. Nino Asquino, ex colonna della F.S.T. Rionero: “complimentissimi anche da me…onorato di aver vestito questa casacca e di esser stato anche il tecnico”.
Lorenzo Zolfo
La foto ritrae la presidentessa Maria Gelleni Pesacane a fine partita con un dirigente del Vitalta e l’ingresso in campo delle due squadre Vitalba FST Rionero.