Parma – Anche nei paesi della montagna materana sta per iniziare la celebrazione del Carnevale con una serie di manifestazioni prevalentemente legate alle antiche tradizioni, che affondano le radici nella storia della cultura contadina.
La prima ad aprire “le danze” è Aliano con un nutrito programma curato dalla locale Amministrazione Comunale e dal Parco Letterario “Carlo Levi”. Un ruolo di rilievo nell’ambito delle varie ed interessanti rappresentazioni, che dureranno dal 28 gennaio fino al 18 febbraio, avranno le arcaiche Maschere cornute. Queste sfileranno con il corteo delle pacchiane nel paese dei calanchi nel pomeriggio del 4 febbraio e successivamente, martedì 6 febbraio, nella sede del prestigioso Mercato Centrale della Stazione di Milano, in occasione della giornata conclusiva della Borsa Internazionale del Turismo.
La canonica “tre giorni” stiglianese vedrà a sua volta protagonisti artisti di strada nel contesto di rappresentazioni teatrali e un suggestivo viaggio nel mondo delle fiabe.
A Cirigliano, invece, domenica 11 febbraio sarà proposta la tradizionale e sempre ammaliante recita dei mesi e delle 4 stagioni, che partirà da Largo Castello sotto lo sguardo protettivo della storica torre, prima di proseguire per le vie del borgo, che conta il poco invidiabile primato di essere il più piccolo centro della provincia di Matera.
In questi giorni che precedono il Carnevale, l’ennesimo che trascorro lontano dalla Lucania, mi è capitato di scrivere quasi casualmente un breve componimento poetico. So che questi versi, nati molto casualmente ed evidentemente inediti, non invitano alla spensieratezza e sono del tutto inadatti allo spirito carnascialesco.
Ma li condivido egualmente e mi piace farlo corredandoli con tre foto: dell’opera “Maschera ghignante” dell’artista alianese Nicola Toce, la cui arte apprezzo da moltissimo tempo; del carro allegorico di un recente Carnevale stiglianese, che invita a riflettere su una delle maggiori piaghe che oggi affligge la Lucania tutta e, in particolare, i comuni della montagna materana; di Antonio Garrambone, presidente della Proloco di Cirigliano e animatore di importanti manifestazioni socio-culturali, con cui, insieme ad altre poche e ammirevoli persone di buona volontà, egli cerca ostinatamente di dare un senso alla vita della sua piccola comunità.
La maschera e il volto
Maschera, con un ghigno tu il volto
deformi e a me pari una icona
pietosa che, sollecita, attende
a dissolvere paure ed affanni.
Nei deserti miei borghi lucani,
dove ancora risuonano gli echi
di care voci rapite dal Tempo,
tu folleggi e il male esorcizzi.
Ma illusorio è l’incanto che doni
ed effimera l’umbratile ebbrezza,
che ora fingi fra bacchiche danze.
Tu non puoi bandire il dolore
da una terra pur senza peccato
e che non è mai stata redenta.
Qui ogni pena si sconta tacendo
e la gioia ha un sapore di pianto.
Parma, gennaio-febbraio 2024