Ginestra (PZ) – Il piccolo centro del Vulture, piange Fiorina Petagine, 96 anni ben portati. Una icona della lingua arbereshe. La si vedeva, fino a qualche anno fa, durante le feste patronali esibirsi in canti e balli della tradizione albanese, insieme al marito, Raffaele. Una icona di questa lingua.
Era ospite presso “Il filo di Arianna” di Venosa, ricoverata al “Don Uva” di Potenza, non si temeva per la sua vita, infatti il nipote Raffaele Petagine, proprio nella mattinata del 12 ottobre era già pronto per andare a prenderla per le sue dimissioni. Un improvviso arresto cardiaco l’ha portata in…Cielo. Sui social tutto il paese ed anche i tanti residenti in Italia ed all’estero hanno inviati le proprie condoglianze a zia Fiorina e familiari.
Tutti si ricordano il suo canto in lingua arbereshe durante la festa in onore della Madonna di Costantinopoli, dove inneggia la protezione della Madonna per tutta la popolazione facendo commuovere anche i cuori duri. Conosceva i tanti proverbi, indovinelli,frasi di circostanza, canti e litanie alla “Shembria( Madonna) di Costantinopoli, ricette della tradizione gastronomica e popolare.
Ha ospitato pochi anni fa l’Ambasciatore Albanese in Italia,Neritan Ceka con la moglie Angelina, che ha voluto conoscere questa icona arbereshe. Ha registrato tutto quanto riferito da zia Fiorina, che verrà immortalata sul libro di prossima edizione per la lingua arbereshe “L’Italia in Minoranza”.
I funerali si sono svolti sono svolti nel Santuario della Madonna di Costantinopoli, dove l’anziana signora ha contribuito offrendo denaro per il suo miglioramento.Padre Cesare durante la santa messa l’ha ricordata così: “ ci hai lasciati da cristiana pietà.
In questa chiesa il pavimento che calpestiamo è stata opera tua. Ci hai insegnato a cantare nella lingua arbereshe, da oggi è una voce che si spegne. Vai avanti e prega per noi. Mi piace regalare a zia fiorina un canto nel quale viene citato il fiore, con chiaro riferimento al tuo nome”.