Ginestra (PZ) – Un 27 giugno da ricordare nel piccolo centro arbereshe.Verso le 10,30 giungono davanti al Comune di piazza Albania, due cicloamatori abbastanza accaldati per assetarsi nella fontana. Avvicinati dallo scrivente hanno riferito: “ stiamo percorrendo la “Ciclovia Acquedotto Pugliese” in bicicletta, giunti in treno fino in Campania, siamo partiti da Caposele( Av) per arrivare a S.Maria di Leuca( Le).
Veniamo dalla lontana Venezia, siamo una coppia affiatata, i nostri nomi Silvano Dianin di 70 annidi Chioggia e Alessandro Carlotto di Padova di 64 anni. Non siamo nuovi ad imprese del genere,da otto anni che giriamo in bici, abbiamo fatto la Ciclovia del Po, La Ciclovia Appia Antica. Lo scorso anno abbiamo fatto la Monaco-Berlino, l’anno prima il tratto dei due mari, dal Mediterraneo all’Atlantico.
Ancora, il percorso del Reno, del Gran San Bernando per giungere fino al Mare del Nord. Era un obbligo fare il percorso di Santiago di Compostela e la Venezia-Torino con visita a Superga dove è caduto l’areo che riportava a casa i giocatori de grande Torino Calcio, facevano parte della squadra anche due veneziani.
Ogni giorno percorriamo 70 km. Dormiamo in locande convenzionate.Alla fine di ogni percorso riceviamo un attestato di partecipazione. In Basilicata è la prima volta che passiamo, ci mancava la cosiddetta ciclovia dell’acquedotto pugliese, che abbraccia tre regioni, Campania, Basilicata e Puglia.
Abbiamo visto paesaggi mozzafiato.Passati Calitri, siamo giunti ad Atella, Ginestra e Venosa, uno dei borghi più belli d’Italia. Nel piccolo centro arbereshe abbiamo apprezzato la parlata in arbereshe di alcuni anziani del piccolo centro arbereshe,una lingua in via di estinzione, la toponomastica in bilingue( in italiano ed albanese) ed il santuario della Madonna di Costantinopoli, uno scrigno d’arte con notevole impronta bizantina.
“Per il futuro-riferiscono Silvano e Alessandro- percorreremo la valle del fiume Elba, da Praga ad Amburgo, lungo la “Euro Velo”.