Ginestra – Da qualche mese l’accesso al cimitero nel piccolo centro arbereshe di contrada “la Madonna” è difficoltoso per i disabili e soprattutto per chi è reduce di qualche infortunio. Chi giunge in macchina è costretto a parcheggiare vicino al cancello che immette nel piazzale del cimitero. Questo cancello, rimasto sempre aperto, nei mesi scorsi è stato chiuso dall’amministrazione comunale per mettere in sicurezza i pannelli solari posti nel cimitero e nel vicinissimo impianto sportivo, dove è facilmente accessibile. Infatti, nei mesi scorsi, dal campo sportivo del paese, ora ridotto a smistamento della raccolta differenziata che si effettua nel paese da circa un anno, sono stati rubati oltre 25 pannelli posti sopra lo spogliatoio. Con la chiusura di questo cancello, l’accesso ai disabili e chi è reduce di qualche infortunio è a dir poco difficoltoso. Così è uccesso a Pasquale nella prima mattinata di domenica 11 marzo, nei mesi scorsi colpito da una emorragia cerebrale ed attualmente in fase di recupero, ha bisogno dell’uso ancora di stampelle,accompagnato dalla mamma, ha dovuto impiegare mezz’ora per compiere cento metri fino all’entrata del cimitero ed un’altra mezz’ora per ritornare in macchina, aiutato da un’altra persona del paese, che si stava recando, come ogni domenica, a visitare parenti. Barriere architettoniche lungo il tragitto ce ne sono! Pasquale, residente a Gallarate (Va), ed attualmente sta con la mamma a Potenza, ha voluto salutare e ringraziare la nonna Michelina, deceduta lo scorso luglio, andata in sogno, nei momenti terribili di questa emorragia subita e che ritiene l’abbia salvato. La mamma alla fine di questa sfacchinata ha affermato: “avessi portato la carrozzina!”.
Lorenzo Zolfo
La foto ritrae Pasquale mentre sta uscendo dal cimitero di Ginestra.