filo immaginario
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POTENZA – Arriva al giro di boa la prima annualità del progetto “Il filo immaginario”, programma di residenza ministeriale della compagnia Gommalacca Teatro, vincitore del bando “Artisti nei territori” della Regione Basilicata per il triennio 2022-2024. L’iniziativa è giunta, infatti, al momento delle restituzioni intermedie alla comunità di Potenza da parte degli artisti in residenza, al lavoro nelle scorse settimane sui propri progetti artistici: Elena Fedeli, Dino Lopardo e Andrea Nolè.

Il primo dei tre appuntamenti di restituzione intermedia delle residenze artistiche si è svolto lo scorso 8 dicembre al Centro Sociale di Malvaccaro, dove è stato realizzato un workshop di drammaturgia a cura di Dino Lopardo. Regista, attore e drammaturgo, Dino Lopardo è arrivato al teatro attraverso l’arte della scena, ma poi in lui è emersa la passione per la scrittura, insieme alla direzione in teatro e con il linguaggio del video. Come drammaturgo non ama la scrittura a tavolino, ma preferisce immergersi del tutto nella città, tra le persone, per domandare, ricercare, intervistare e trovare ispirazione nella vita.

Venerdì 16 dicembre alle ore 18.30, presso U-Platz, Spazio civico e teatrale al Rione Cocuzzo, Andrea Nolè incontrerà la comunità per un momento di condivisione del proprio processo artistico. Per Andrea Nolè gli spazi urbani sono come degli “stargate” che attivano la sua immaginazione. L’elaborazione nasce dall’incontro e si mette alla ricerca di una sintesi e di un dialogo con sé stessi. Camminando nella città chi incontra le sue opere può entrare in una relazione personale con ciò che lui ha trovato.

L’ultimo – doppio – appuntamento di restituzione intermedia è previsto per domenica 18 dicembre con Elena Fedeli, che in mattinata, dalle ore 9.30, terrà un workshop fotografico presso U-Platz, mentre nel pomeriggio, alle ore 18, presenterà al Centro Sociale di Malvaccaro le “derive visive” del suo progetto artistico. Fotografa, cineasta, autrice, laureata in architettura con una tesi in fotografia e un background di “cinema studies”, nel suo lavoro si occupa della creazione e produzione dell’immagine in tutte le sue forme: fotografia, video-arte, cinema, animazione e tv, documentario, grafica.

Il titolo del progetto “Il filo immaginario” fa riferimento all’intenzione di connettere spazi, luoghi e persone attraverso diversi linguaggi artistici, partendo in questo 2022 con tre artisti che si esprimono attraverso la drammaturgia, l’arte visiva e la fotografia. Il “quartier generale” delle residenze è il Centro Sociale di Malvaccaro, grazie all’accordo siglato con il Comune di Potenza, per far sì che la periferia emerga come protagonista, portando tematiche sociali e culturali all’attenzione di tutta la città.

I tre progetti che saranno sviluppati entro fine anno dagli artisti in residenza con la partecipazione della comunità sono: “Grandetour / Maluplatz – Derive visive” di Elena Fedeli, una ricerca fotografica su quella porzione di territorio della città di Potenza che si dipana tra i luoghi U-Platz, spazio civico e teatrale e il Centro Sociale di Malvaccaro; lo studio sulla “Trilogia dell’odio” di Dino Lopardo, performance in tre monologhi e un atto risolutivo sull’odio e sulle possibili relazioni con la famiglia e il sociale; “Bandiere” di Andrea Nolè, un progetto di dialogo con lo spazio pubblico, la città e i luoghi della periferia attraverso l’utilizzo di differenti linguaggi visivi.