Potenza – Il 2 giugno, per ricordare la Festa della Repubblica Italiana, duramente colpita dell’emergenza Coronavirus, ma con la indifferibile necessità di ripartire, la Direzione Regionale Musei Basilicata riapre altri tre musei della rete dei luoghi della cultura lucani: il Museo Archeologico Nazionale della Basilicata Dinu Adamesteanu a Potenza, il Museo Archeologico Nazionale del Melfese Massimo Pallottino a Melfi, il Museo Archeologico Nazionale di Metaponto. Queste riaperture, caratterizzate da scrupolose misure di sicurezza e da un rigoroso protocollo sanitario, vanno ad ampliare, portandoli a sei, i luoghi della cultura statali accessibili al pubblico dal 18 maggio scorso, quando furono riaperti il Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata – Palazzo Lanfranchi a Matera, il Museo Archeologico Nazionale della Siritide a Policoro, il Parco Archeologico Nazionale di Venosa.
Anche in questo caso, si è scelto di riaprire i musei presenti in tre diverse aree della Basilicata, dando il segnale di una ripresa della vitalità culturale sull’intero territorio regionale, in vista del prossimo riavvio degli spostamenti fra regioni diverse. Sulla costa ionica, cuore della Magna Grecia, sarà possibile visitare il Museo Archeologico di Metaponto, che lo scorso anno ha ospitato, in omaggio alla figura di Pitagora, la grande mostra di Matera 2019 La poetica dei numeri primi coprodotta con la Fondazione Matera Basilicata 2019 e con la direzione scientifica Piergiorgio Odifreddi, dedicata al rapporto fra arte e matematica.
Nell’area del Vulture riapre invece il Museo Archeologico Massimo Pallottino di Melfi, che articola le sue sale all’interno del Castello Normanno-Svevo, risalente, nel suo primo nucleo, ai primi anni dell’XI sec. d.C., e scelto come residenza da Federico II di Svevia, che da qui promulgò le Costituzioni melfitane. Sarà possibile visitare, inoltre, la mostra Capolavori in rilievo. I sarcofagi di Atella e Rapolla. Grazie allo straordinario prestito.