S.Arcangelo (PZ) – Scrive L. Ripamonti sul Corriere Salute(25 Giugno 2020) per quanto riguarda la protezione contro il Coronavisrus. Non fare quello che dipende da noi per evitare il diffondersi della pandemia(rivolto specie ai giovani che possono trasportare e trasmettere il virus ai genitori ed ai nonni) è un sintomo di una mancanza di maturità davvero incomprensibile.
Numerosi paesi e varie società scientifiche,all’avanguardia nel campo dei vaccini, lo stanno preparando in varie parti del mondo,ma vi sono tempi naturali che bisogna seguire per realizzare un prodotto sicuro e che risolva in modo definitivo il problema.Nel frattempo, dal momento che il virus circola ancora e provoca focolai in diverse regioni che pongono in allerta le autorità sanitarie,è necessario adottare il vaccino che ogni persona può produrre per la propria sicurezza e quella degli altri.Indossare la mascherina,mantenere una distanza di sicurezza, lavarsi le mani ripetutamente ed evitare luoghi dove sono presenti molte persone.
Questi sono i 4 cardini su cui si basa il “vaccino”personale e tenere duro ancora per un po’ di tempo, dal momento siamo noi con il nostro comportamento a permettere che il virus,parassita,che non vive di vita propria, possa continuare a circolare e produrre tanti danni. Il riaccendersi dei focolai in Cina ed in altre nazioni che sembravano prossime al traguardo degli zero-casi è lì ad avvertirci che non è ancora il momento di abbassare la guardia.. L’immunità di gregge, o di gruppo, è quella che si instaura quando la grande maggioranza degli individui è vaccinata e limita così la circolazione di un agente infettivo, andando a proteggere anche coloro che non possono sottoporsi a vaccinazione per problemi di salute.E’ un meccanismo fondamentale per ridurre la circolazione e la trasmissione di malattie infettive contagiose,ma ancora è molto lontana dall’essere raggiunta in qualsiasi paese europeo.
Non fare quello che dipende da noi per proteggere la nostra vita e quella dei nostri cari, sarebbe una mancanza di maturità incomprensibile(ciò avviene spesso nei giovani) e di una povertà educativa che in molte occasioni si è manifestata provocando gravi danni. Trenta sono fino ad ora i vaccini studiati attualmente nel mondo contro il CORONAVIRUS(corsera 9Aprile 2020).Il vaccino deve essere capace di indurre nell’organismo la produzione di anticorpi con una immunizzazione attiva-profilassi- per difendersi contro la proteina SPIKE, che permette al virus di legarsi alle cellule di rivestimento di bronchi e polmoni, che ,una volta danneggiate, non permettono all’ossigeno di circolare, da cui le polmoniti. E’ in via di sperimentazione già in uso anche una immunizzazione passiva- plasmaferesi, che consiste nell’usare siero di persone guarite dall’infezione per la cura.
Con internet è cominciata l’era della open science,cioè le scoperte hanno cominciato a fluire libere fra i computer nel mondo ed è sorta la open innovation, per cui le innovazioni sono condivise con terze parti, motivo per cui molte scoperte necessarie per il genere umano vengono realizzate con maggiore velocità ed in minor tempo.