Potenza – Dai dati contenuti nel Rapporto Bankitalia non vi sono buone notizie per l’economia lucana e, anche se ci vogliono far credere il contrario, la realtà della nostra regione è fatta di uno spopolamento sempre più inarrestabile e un sistema sanitario ed infrastrutturale in peggioramento.
Un quadro impietoso, quello tracciato da Bankitalia, che cozza con la propaganda del governo di centrodestra. Nel 2022 vi è stato un calo del fatturato nel settore manifatturiero, soprattutto per quanto riguarda il comparto automobilistico (per le scelte scellerate del gruppo Stellantis), mentre il settore delle costruzioni, soprattutto dell’edilizia privata, è cresciuto, ma in misura meno intensa rispetto all’anno precedente. Il mercato del lavoro ha subito una forte stagnazione: il saldo tra assunzioni e cessazioni è risultato sostanzialmente nullo e l’offerta di lavoro si è ridotta rispetto all’anno precedente.
Nel settore turistico si registra un forte calo delle presenze (25% in meno rispetto al periodo pre-pandemico); ciò è dovuto al fatto che il territorio lucano ha una limitata presenza di accessi autostradali e una scarsa consistenza di reti ferroviarie, con un’età media della flotta di 19,7 anni. In crisi anche il settore dell’agricoltura, e sarà sempre peggio con le ultime calamità, che, oltre a risentire della forte instabilità dei mercati internazionali delle materie prime agricole, non ha usufruito di interventi tempestivi e a tutela del settore.
Le criticità ci sono e sono tante e non bisogna mettere la testa ‘sotto la sabbia’, facendo finta che è tutto a posto ed ignorando i problemi.
Gianni Leggieri – Consigliere Regionale