Quale nome: Basilicata o Lucania?

Basilicata-Lucania
Basilicata-Lucania

Anche se il nome politico-amministrativo della regione è Basilicata, chi vi nasce preferisce chiamarla Lucania. L’antico nome permette l’utilizzo dell’aggettivo «lucano» e il riconoscimento in un’identità che, seppure collocata in un lontano passato, affonda le sue radici in eventi che si sono storicamente caratterizzati in una centralità ed omogeneità sociale, culturale, economica e religiosa che la memoria collettiva riconosce, a torto o a ragione, come tratti originari del proprio popolo: la «gens» lucana, l’antico popolo italico di stirpe sannitica che parlava l’osco-umbro e il cui territorio spaziava dalle coste della Campania in provincia di Salerno fino alle terre calabre del cosentino e parti della Puglia.

Lucania, l’antico e mai dimenticato nome, ha diverse radici filologiche. Una di queste è data da «leucos», originariamente parola greca che aveva conservato nella sua accezione latina lo stesso significato: «bianco», «lucente». Ma anche nell’antica lingua sanscrita la parola «luc» ha significato di «luce» e «luminosità», e lo stesso significato lo si ritrova nella parola semita di «luachan». Senz’altro bianchi e lucenti erano gli ampi squarci delle radure e i picchi dei calanchi, composti da terre calcaree ed argillose, che si aprivano tra le fitte macchie di foreste che coprivano l’intera regione, e poiché «bosco» in latino si traduce in «lucus», è molto verosimile che anche questo nome abbia contribuito a dare alla regione il suo antico nome, ufficializzato, poi, nel periodo della Roma Imperiale quale III regione augustea dell’Impero. Lucania: regione, dunque, chiaro-scura, ombrosa e romantica, segnata a tratti da squarci di luce.

Circa l’origine del nome di Basilicata vi è chi lo fa derivare da «basilikòs», che sarebbe stato il nome del funzionario bizantino che governava la regione. Questa tesi, avanzata inizialmente dal Racioppi (intellettuale, scrittore e politico dell’Ottocento) fu poi sostenuta nel corso del tempo anche a causa dell’autorevolezza dell’autore. Ma alla luce di altri contributi sembra che non siano mai esistiti funzionari bizantini chiamati Basilici.

I Basilici erano invece i libri della legislazione di Bisanzio raccolti nel IX secolo. Il toponimo Basilicata, terra del Basileus, cioè del Re, nacque per indicare quella parte del nostro territorio soggetta al dominio bizantino e che andava distinta dalla Lucania (così si chiamava all’origine la regione), che all’epoca riguardava la terra del gastaldato dei Longobardi di Salerno. Nella storia recente, dal 1932 fino alla Costituzione del 1948, la regione si chiamò ancora Lucania ma poi, dal 1948, prese l’attuale nome.

Il Viaggio in Lucania, Terra della Luce

E’ questo un viaggio che si dipana nella narrazione lirica della più profonda espressione dell’Essere attraverso l’incantevole Terra della Luce,una Terra, la Lucania,immersa in una severità olimpica che apre l’anima all’incanto della poesia e alla magia delle emozioni,per svelare l’essenza arcana,la profonda musicalità e il profumo sacrale del suo patrimonio culturale e della sua gente

ITALO

Si narra che un tempo , tanti secoli fa, in piena età del Bronzo, in Enotria, il cui cuore era proprio l’antica Lucania, visse il mitico re Italo. Un eroe leggendario a cui l’Italia intera e gli Italiani tutti devono il loro nome.
Aristotele, uno dei massimi esponenti di tutti i tempi, cosi scrive nella Politica:
“I cronisti dicono che uno degli abitanti dell’Enotria (comprendente l’antica Lucania) che un certo Italo, ne divenne il re e che da lui gli abitanti cambiarono il loro nome da quello di Enotrii in quello di Itali e il paese da quello di Enotria a quello di Italia”.
L’enorme levatura e l’intelligenza politica di Italo portarono alla consacrazione del suo nome che indicò, dapprima, solo l’Enotria e poi, successivamente, l’intera penisola che, ancora oggi, si chiama Italia.