Marco Falconeri
Marco Falconeri

Potenza – La strisciante guerra fredda in seno alla maggioranza consiliare del Comune di Potenza condotta a colpi di mancate presenze in Consiglio, controversi voti nelle Commissioni ed interventi in Aula di “segno contrario” hanno generato il “colpo di scena” dell’azzeramento della Giunta deciso dal Sindaco Guarente.

Dopo pochi mesi dall’inizio dell’esperienza del governo cittadino di segno centrodestra si sono da subito fatte vive fibrillazioni sempre più evidenti e scontri anche sulle scelte assessorili.

Più che sui temi, sui programmi ed i progetti da cantierare anche alla luce del Pnrr a tenere banco nel dibattito politico interno di questa maggioranza sono state le lotte di postazione.

Una guerra fredda che ha contrassegnato in diversi frangenti una perdita di lucidità su tanti provvedimenti importanti per la vittà e forse una mancanza di attenzione sulle cose concrete come i fondi persi per il campo sportivo di macchia Giocoli (700 mila euro) o i mancati impulsi sui bandi europei, il bando sulle mense scolastiche con la questione Isee, la questione trasporti ed il tema dell’innovazione della mobilità.

Dal mio punti di vista da Consigliere e da cittadino ho psesso visto un Sindaco assediato messo in difficoltà dalle sue truppe piuttosto che agevolato nello studio dei tavoli tematici per il miglioramento della città.

L’azzeramento della Giunta a metà mandato rappresenta quindi un segnale di inadeguatezza di una classe politica non tutta all’altezza del ruolo affidatogli dai suoi stessi elettori.