Potenza – Mentre i numeri dei nuovi contagiati crescono, complice soprattutto delle varianti ed il numero dei decessi torni a salire in tutta Italia ,a Potenza i segnali non sono fuori tendenza, con 43 nuovi positivi registrati.
Sono lontani gli slogan di “capoluogo Covid Free” e delle colpe addossate agli immigrati del Bangladesh responsabili in qualità di immigrati di portare il virus nella nostra città.
Purtroppo in una pandemia le ideologie politiche contano poco di fronte ai numeri che la scienza medica ci fornisce, numeri che si traducono in ricoveri che il personale sanitario già provato deve gestire ed in decessi che progressivamente portano lutti nelle famiglie potentine.
A leggere le proposte del centrodestra che addirittura pretenderebbe per la Basilicata un piano vaccinale prioritario rispetto al resto del Paese tale da consentire nel giro di pochi mesi l’immunizzazione di tutti, ci si rende conto della mancanza di conoscenza del piano vaccinale che in relazione alle dosi disponibili sta prevedendo la somministrazione per categorie lavorative e di età in relazione all’esposizione al rischio.
Avanzare una richiesta del genere significa non aver chiaro il quadro di priorità e solidarietà nazionale che accompagna l’azione non facile che tutta Europa sta effettuando per mettere in sicurezza non ciascuno la propria città o Regione ma i territori nazionali nel loro complesso.
La richiesta poi del Sindaco Guarente di evitare la zona rossa stride con la situazione grave che il Paese sta vivendo e che dati medico scientifici alla mano sta portando tutta l’Italia in zona Rossa.
Cercare di rallentare misure anche impopolari per tutelare la salute pubblica in questo delicato momento significa lanciare un messaggio sbagliato anche alle categorie commerciali che stanno subendo delle restrizioni.
Perdere giorni preziosi significherebbe non dare alla campagna vaccinale il tempo di dispiegare i suoi effetti positivi e compromettere per periodi ancora più lunghi la piena operatività delle categorie dei lavoratori interessati.
Peraltro nonostante gli appelli troppo poco questa maggioranza e questa Giunta hanno fatto per mettere in campo misure di controllo del rispetto delle regole anti Covid.
I continui assembramenti in Centro Storico, la mancata attuazione di sistemi di mobilità individuale di emergenza, la mancata sperimentazione di una pedonalità abbinata a servizi pubblici con monitoraggio in ingresso ed in uscita dei luoghi ed un atteggiamento di sottovalutazione certamente non segnano punti a favore di una maggioranza che in un momento epidemiologico critico chiede di “aprire tutto” in una logica già vista e rivista nei salotti televisivi da parte degli epigoni dei loro rappresentanti di partito.
In questo momento occorre serietà e senso di responsabilità e non spot per generare un consenso effimero.