Potenza – Nella carrellata delle ordinanze anti Covid arriviamo anche a quelle pleonastiche del Sindaco di Potenza che vieta gli assembramenti “nelle scalinate e nei vicoli del Centro Storico” mentre è possibile fare la fila davanti le attività commerciali. Non si comprende se nel resto della città sia possibile invece farlo ove vi siano scalinate o vicoli interstiziali tra fabbricati.
Un provvedimento pleonastico che crea soltanto confusione in una regolamentazione fornita dai dpcm che in quanto tali producono effetti generali ed astratti quindi “erga omnes” e non limitati a luoghi o a categorie di persone. Ricordo che lo stesso Sindaco ha ribadito di essere contrario ai dpcm ed alla istituzione della zona arancione. Assistiamo quindi ad una normazione ordinamentale cittadina atipica che cerca di affrontare il Covid in maniera frammentaria e sulla vox populi del momento.
Ieri erano gli immigrati del Bangladesh, oggi sono i “ragazzini” e i loro genitori irresponsabili. Forse sarebbe il caso che più di qualche adulto si facesse qualche domanda su dove vogliamo andare a parare. Dopo gli areoporti di Bardi adesso i luoghi ameni del primo cittadino.
In attesa di come dovranno essere regolamentate le file confido nel legislativo del Comune.
Capogruppo Movimento 5 Stelle
Consigliere Comunale
Marco Falconeri