m5s Falconeri
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Potenza – Il bilancio evidenzia le falle di un Titanic economico finanziario ancora in viaggio. Oggi un Consiglio Comunale dedicato al bilancio: un resoconto non solo economico ma anche politico. Potenza al di là dell’intervento regionale continua a perdere 9 milioni di euro l’anno come evidenziato dal Presidente della Commissione II Francesco Giuzio. Per usare una metafora la nostra città è come una nave piena di falle che ogni anno cerca di arrivare al porto sicuro rischiando ogni volta di affondare. Sono tre i possibili fronti su cui si poteva intervenire in questi tre anni di consiliatura. Quali sono dunque le tre grandi falle?

Trasporto pubblico locale: gli incassi da bigliettazione sono irrisori, il Comune non deve fare lucro ma nemmeno deve andare necessariamente in perdita. Le scale mobili sono sottoutilizzate e i bus, tranne alcune fasce orarie, viaggiano semivuoti. Nessuno ha avuto il coraggio di fare scelte anche sperimentali di pedonalizzazione del Centro al fine di convogliare gli utenti nei parcheggi (alcuni anche gratuiti) e sfruttare le scale mobili più lunghe d’Europa. Occorre fare bigliettazione e per farlo occorre stipulare un nuovo contratto prolungando gli orari di apertura, inserendo servizi innovativi (car sharing elettrico), valorizzando il personale.

Rifiuti: il piano Conai ha consegnato alla città un sistema di conferimento obsoleto dove la separazione dei rifiuti è stata lasciata alla buona volontà dei cittadini senza un sistema di raccolta tecnologico e premiale. Addirittura l’Acta denuncia che il macchinari di raccolta delle bottiglie di plastica provoca delle forti diseconomie ed enormi sprechi, per cui si spendono più soldi per la gestione degli stessi che dai ricavi della materia prima. Ad oggi l’ente denuncia un fabbisogno di 5 milioni di euro altrimenti rischia il default. I rifiuti sono una risorsa ma gestiti così creano perdite economico finanziarie.

Energia: giace da più di un anno senza discussione la mia mozione sulle Comunità Energetiche. Potenza può diventare un hub del fotovoltaico se si intraprendesse la strada per realizzare una rete pubblico privato con effetti positivi per abbattere i costi della bolletta elettrica pubblica e con benefici anche per i privati. Lo spettro del dissesto è solo rinviato se non si riusciranno a mettere in campo queste ed altre azioni capaci di far scendere i cittadini dal Titanic economico finanziario tappando le pericolose falle che ci hanno portato ad un passo dal default.