maltempo montalbano
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Maltempo Montalbano Jonico
Maltempo Montalbano Jonico

Montalbano Jonico – La pioggia di grandine “decapita” in pochi minuti sabato 9 maggio 2015 (un’altra data da ricordare per gli agricoltori) decine e decine di ettari di frutteti. Persi decine di ettari di produzioni orticole a campo aperto.Bilancio ancora una volta pesantissimo per l’agricoltura del metapontino che deve fare i conti con il maltempo e con la sua imprevedibilità. Bastano venti minuti di grandine, vento e pioggia per distruggere mesi di lavoro. Un po presto per tracciare un primo quadro in quanto si sta seguendo l’evolversi della situazione meteo e monitorando i danni alle produzioni agricole. Secondo una stima approssimata di alcuni addetti delle organizzazioni agricole, i danni causati ieri dalla tempesta di grandine, sarebbero ingenti per colpa di un andamento climatico pazzo che ha “condizionato” molto l’agricoltura lucana. “I danni alle coltivazioni hanno rovinato in molte aziende il raccolto di un intero anno di lavoro mentre i costi sono aumentati per difendere le produzioni dai parassiti favoriti dal clima anomalo. Una stagione come questa non era ipotizzabile nemmeno nella peggiore delle ipotesi. La grandine caduta in pochi minuti in queste ore ha vanificato il lavoro degli agricoltori e la loro capacità economica. Per molti di loro sarà durissima rialzarsi. La violenza con cui è caduta la grandine in pochissimo tempo ha “mitragliato” tetti, muretti piante e “linciato” il verde. Qualche imprenditore agricolo del metapontino dall’inizio dell’anno si è visto ridurre del 90% il fatturato. La colpa non è della crisi economica, ma del meteo che ha distrutto i suoi raccolti in in un attimo. La grandine ha “maciullato” tutto. Questa volta sarà dura risollevarsi. – spiega demoralizzato un agricoltore – “da gennaio ad oggi è stata tutta una rimessa. Questo tempo ci sta uccidendo”. Ci sono stati attimi anche di paura: “sembrava non finire più. Sono stati i minuti lunghissimi. Più il tempo della tempesta si prolungava, più sapevo che i danni per le mie produzioni sarebbero stati elevati. E’ stato così purtroppo”.la storia si ripete dunque. La Regione, il Governo che fa?