Fiat di Melfi
Stellantis-Melfi-Foto dal web

Rionero in Vulture (PZ) – Venerdì 5 maggio, presso il centro Visioni Urbane di Rionero in Vulture, si è svolto un incontro tra istituzioni, sindacati, operai, Confindustria e altre parti sociali coinvolte per discutere sulla preoccupante situazione che interessa Stellantis, tutto l’indotto e, inevitabilmente, l’intera economia dell’area nord di Basilicata.

Purtroppo, la fotografia scattata ieri, grazie ai molti interventi raccolti, è piuttosto allarmante e racconta di una impreparazione nella gestione della pur necessaria riconversione ecologica dei modelli auto. Una impreparazione che sta già gravemente impattando sui livelli occupazionali.

Dati alla mano, infatti, negli ultimi quattro anni si è registrata una perdita di quasi 2000 posti di lavoro, con prospettive che confermano questo trend negativo. I sindaci in primis hanno sollevato lo stato di agitazione dei lavoratori, anch’essi intervenuti durante l’iniziativa, definendo non risolutivi la dichiarazione dell’area di crisi complessa e i fondi stanziati.

Si chiede chiarezza sulla posizione di Stellantis, anche ieri assente. A conclusione dell’iniziativa – a seguito degli interventi di organizzazioni sindacali, operai, consiglieri regionali, parlamentari e della relazione dell’assessore alle attività produttive Galella – è stato acquisito l’impegno, da parte della Regione Basilicata, a estendere la partecipazione al tavolo permanente insediatosi da 8 mesi anche a tutti i sindaci dell’area del Vulture, allo scopo di rendere più partecipi nelle dinamiche decisionali loro e le rappresentanze dei lavoratori.

Abbiamo l’esigenza di provare a mettere in piedi una strategia che freni e contrasti l’emorragia di lavoratori e che metta in condizioni coloro che escono da Stellantis di essere reintegrati nel mondo del lavoro in Basilicata, regione già soggetta a un notevole spopolamento, guardano anche a modelli innovativi di occupazione e sviluppo.