Montalbano Jonico (MT), 16-06-2015 – Barricate contro le scorie nucleari. Se come viene paventato si ritiene che anche la Basilicata e’ ancora indicata ad ospitare il deposito unico nazionale, da Montalbano Jonico arriva la risposta del neo assessore all’Ambiente Anna Rosa Gagliardi: “La Basilicata non può essere il deposito dei rifiuti nucleari», spiega l’esponente civico di Montalbano “Città Libera” verso il Futuro. Insomma: il centrosinistra montalbanese è pronto a farsi sentire, nel caso vengano confermate le indiscrezioni diffuse secondo cui si starebbero consumando giochi su dove realizzare il deposito delle scorie. Il deposito, secondo indiscrezioni, potrebbe essere realizzato anche in Basilicata. “Come Assessore all’Ambiente e come esponente della maggioranza al comune di Montalbano Jonico, ma soprattutto come lucana posso assicurare – evidenzia l’ass. Gagliardi – che siamo svegli e vigili. Non solo.
Saremo pronti ad opporci con tutti i mezzi se questa ipotesi dovesse diventare realtà. Nessuna discarica di materiali radioattivi sorgerà nel nostro territorio», aggiunge Gagliardi. Se non verranno date risposte, se non si chiariranno gli aspetti indicati, la pubblicazione delle aree potenzialmente idonee che si terrà nei prossimi giorni non aprirà a nessun percorso di dialogo e trasparenza come propagandato dal Governo. I Comuni della Basilicata che saranno interessati non si autocandideranno ma saranno legittimati a sollevare barricate per evitare il nuovo attacco al territorio che pregiudicherebbe il suo futuro ad uno sviluppo distorto in contraddizione con la sua naturale vocazione economica agricola e turistica. “Su temi così importanti, e mi rivolgo soprattutto a chi cerca di innescare micce strumentali, evitiamo di fare tanta pubblicità che risulterebbe lesiva per il nostro territorio peraltro già martoriato per altre vicissitudini.
Auspico, invece, che maggioranza e opposizione lavorino insieme per fare un fronte unito e scongiurare quella che fino ad oggi, fortunatamente, è solo un’ipotesi. Da decenni combattiamo perché la nostra regione non diventi una pattumiera atomica». “Si tratta di un’ipotesi assurda, ai limiti dell’incredibile – è lo sfogo accorato ma fermo dell’Assessore Gagliardi – un’ipotesi rispetto alla quale faremo le barricate, a difesa del territorio e della vita dei nostri figli e delle future generazioni. Chiunque abbia intenzione di distruggere la Piana del Metapontino o la Basilicata – sappia fin da oggi che le nostre popolazioni non rimarranno con le mani in mano, ma si attrezzeranno per difendere la vita». Insomma la domanda che più circola tra la gente è questa: – ma se qui in Basilicata siamo da anni in emergenza rifiuti, incapaci di attivare in modo serio il ciclo dei rifiuti, di mettere a norma le discariche, di attivare una sufficiente raccolta differenziata, di bonificare i siti inquinati ed i corsi d’acqua, ecc; come possiamo pensare di costruire e di gestire in sicurezza una centrale nucleare, che invero ha le sue note incognite tecnologiche ed è sottoposta a troppe variabili, tra le quali quelle naturali come il rischio sismico ed idrogeologico ( Piana del Metapontino è di origine alluvionale) e con l’insoluto problema dello stoccaggio delle barre esauste, radiattive per millenni?
Inoltre, un territorio ad alta vocazione turistica qual’è il nostro, caratterizzato dal suo immenso valore paesaggistico (Sassi di Matera Patrimonio Unesco), naturalistico (parco del Calanchi di Montalbano J.co) ed archeologico (Policoro, Metaponto, ecc..) subirà o non subirà un tracollo economico (produzioni agricole e zootecniche) e quindi occupazionale, dalla presenza della centrale nucleare. Infine in termini di convenienza energetica, poichè l’energia prodotta (fra 15 anni) necessita di abnormi investimenti finanziari che saranno ammortizzati solo dopo circa trenta -quaranta anni di produzione, saremo costretti, come il Giappone, a tenere in vita impianti a tecnologia obsoleta e quindi pericolose; energia che invece potrebbe essere prodotta a breve con investimenti contenuti attivando impianti per la produzione di energia sicura e pulita come quella solare (esempio la Germania) o dalle altre fonti rinnovabili? Gagliardi ricordando infine la grande rivolta di Scanzano: “Chiederemo allo Stato, alla Regione, tutte le informazioni necessarie e nel caso saremo pronti a fare la nostra battaglia insieme a tutta la Basilicata”.