Montemilone – La notizia che il Comune di Montemilone in poco più di 6 mesi ha raggiunto il 60% di raccolta differenziata ha creato qualche nota di critica tra i cittadini. Tra questi Antonio Ferrente, da sempre attento osservatore e controllore del paese e promotore di un comitato cittadino, che su questa vicenda riferisce. “La notizia mi ha riempito di piacere anche perché a detta del primo cittadino è stata proprio Legambiente Basilicata ad annunciarlo. E pensare che le percentuali della stessa associazione per la Basilicata non toccano il 15%. Certo di aver cominciato la raccolta porta a porta ad ottobre 2011, credo sia prematuro, visto che siamo a inizio marzo 2012 (dopo circa sei mesi), dire che siamo al 60% di raccolta differenziata ma ancor più prematuro puntare il dito contro chi, per ragioni già affrontate, non riesce tutt’ora bene a capire come farla. È doveroso far notare ai lettori che il nostro comune è costituito da persone anziane, tantissimi casi di analfabetismo e circa 500 persone che hanno firmato un documento che supplicava modifiche a tale servizio. Io personalmente credo che Legambiente darà una sua positiva affermazione non prima di gennaio 2013 poiché ad oggi non si legge sul sito di Legambiente il nome del nostro comune. Voglio ribadire il mio positivo pensiero su questo tipo di raccolta apportando sicuramente le succitate modifiche proprio per quelle persone che ad oggi trovano difficoltà. Mai è stata fatto alcun tipo di formazione ai cittadini di Montemilone né tanto meno nelle scuole dove magari “giocando si impara a differenziare”. Questo potrebbe essere un’ottima iniziativa da proporre al dirigente scolastico e ai docenti delle scuole locali. Torniamo all’amministrazione comunale che in tutta fretta ha voluto questo servizio senza preoccuparsi di possibili future conseguenze, tra l’altro fatto notare da più persone in vari incontri. Da non sottovalutare la questione randagismo nel nostro comune che complica ancor più questo tipo di raccolta. Se è vero che siamo stati bravi a far alzare le succitate percentuali, è altrettanto vero che Sindaco ed amministrazione sono meno attenti a tutta la sporcizia venutasi a creare in questo periodo nel paese per la mancanza di netturbini. Non sono i cittadini a non aver rispetto per l’ambiente se innanzitutto è il primo cittadino a non accorgersi che viviamo in un paese senza regole. Quanto materiale pubblicitario di aziende paesane e tantissimo di paesi limitrofi viene selvaggiamente lasciato per le strade senza alcun controllo? Non è da meno il comportamento dei venditori ambulanti che appena fuori dal paese, tutti i giorni, ci regalano scarti di pesce, cassette di legno e plastica, frutta marcia e quant’altro. Non bisogna puntare il dito e poi non ricordare di aver messo un container a inizio variante, uno degli ingressi di Montemilone, dove , in maniera molto pericolosa, la gente poteva buttare materiali inerti e dopo averli rimossi nessuno si preoccupa, ad oggi, di chi ancora continua a buttare materiali su quell’area; proprio come nella zona industriale, dove tuttora si vede una massa indescrivibile d’immondizia e dove anche gli operai della forestale sono andati a depositare mobili vecchi e sterpaglie per poi dargli fuoco. Anche qui nessuno ha visto nulla, eccezion fatta per il sottoscritto e la sua reflex. Un’altro incendio in una discarica, sempre situata nella zona industriale, risale a una domenica di quest’estate, dove dopo aver chiamato i carabinieri della locale stazione e aver dapprima, insieme al sottoscritto, calmato le fiamme, è stato necessario l’intervento tempestivo dei vigili del fuoco a seguito dello scoppio di una bomboletta spray. Intanto una nuvola nera copriva il paese. Di questi episodi e delle tante discariche potrei continuarne a parlare per ore; mentre vorrei concludere con un episodio di particolare rilievo che risale ad una ventina di giorni fa quando mi sono trovato di fronte ad un’ ennesima discarica: tutta comunale poiché protagoniste della vicenda sono sedie cadute in disuso proprio a causa del Comune di Montemilone. Sicuramente non è stato il sindaco l’autore del gesto anche se, nonostante ciò, dovrà fornire delle spiegazioni circa le pulizie della vecchia biblioteca, visto che vi giacciono anche vecchi computer e altro. Tuttavia sono state buttate solo le sedute in plastica delle sedie, mentre il telaio, in ferro, forse è stato già riciclato. Probabilmente si sorvolerà sull’accaduto, come già fatto per contrada “medicanna” dove oggi è maggiormente accentuato il problema riguardante un canale di acque di scolo che attraversa un terreno colmo di batterie, amianto, pneumatici, ecc. per poi finire in un torrente. Si aspettano risposte in merito dai tempi del programma radiofonico “Il Sindaco risponde” in cui Angela chiedeva riposte circa l’argomento al Sindaco. Anche in questi casi si dirà di voler aprire un’ulteriore polemica ma se si parla di AMBIENTE tutto questo non può essere esclusivamente frutto di una semplice contestazione”.
Lorenzo Zolfo
La foto ritrae una discarica a cielo aperto nel territorio di Montemilone dove sono presenti anche sedie del Comune.

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Ha collaborato negli anni 80 con alcuni quotidiani modenesi giornalista e responsabile della pubblicità della cooperativa Editoriale Emilia, appassionato di informatica fonda il sito Lucani in Europa nel 2002. Vive a Cento ma nato a Stigliano (MT).