Oraziana-Le striscie della provincia
Oraziana-Le striscie della provincia

Ginestra (PZ) – Ci risiamo- L’Oraziana, nei pressi dell’ Imbocco Ginestra direzione Venosa, continua a cedere. Ed è a rischio di smottamento.

La Provincia è intervenuta solo per tracciare linee con segni in nero ( da dove devono transitare i mezzi di trasporto).

Non e’ la prima volta! Ma prima di realizzare questa strada sono stati fatti i rilievi?Alcuni cittadini di Ginestra sono abbastanza infuriati. Il prof. Antonio Romanno riferisce: “ Andava fatto un muro di sostegno e tamponatura sottostante.

Pochi km costruiti in 44 anni (primo progetto) costati come 200 km di autostrada! E quelli che dovrebbero controllare, non hanno mai controllato”.

Antonio Ciriello aggiunge: “In quel punto anni fa’ scaricavano carrelli di sanza che con l’umidità produceva tanti funghi , essendo un terreno argilloso ed umido è molto probabile che ne passa una falda acquifera!”.

Anche il consigliere regionale Gianni Leggieri ha fatto un sopralluogo su questa strada: “ Un ulteriore esempio di totale abbandono della viabilità secondaria della Provincia di Potenza.

La SP Oraziana, importante arteria di collegamento da Venosa verso Ginestra, Ripacandida, Rionero ed infine Potenza, ad oggi si ritrova in condizioni che detestano grande preoccupazione.

Importanti cedimenti – come quello avvenuto sullo svincolo per Ginestra -, uniti alla carenza di manutenzione programmata determinano sempre di più spopolamento, economia depressa e sfiducia verso le Istituzioni.

Grandi sono state le promesse nel lontano (ma vicinissimo) 2017, quando il terzo lotto dell’Oraziana, fu aperto finalmente al traffico. Oltre il taglio dei nastri, fioccarano parole e promesse. Una fra tutte: l’uscita dall’isolamento infrastruttarale della comunità venosina. Ad oggi rimangano parole e promesse mancate.

La comunità Venosina si ritrovata sempre di più isolata, insieme a tutte le comunità del Vulture. Dopo decenni di cantierizzazioni la Sp Orazina si avvia inesorabilmente al suo – a giudicare dalle foto – abbandono. Non lo permetterò.

Non lo permetteremo. Continuerò a vigiliare affinchè vengano ripristinati i fondamentali diritti dei Lucani, sopratutto ora che alle porte si intravedono le opportunità di sviluppo del Recovery Found. L’Europa ha lanciato la sfida, toccherà alle Istituzioni coglierla”.

Articolo precedenteM5S. A POTENZA SENZA ISOLE PEDONALI MOLTI RISTORATORI DEL CENTRO STORICO TAGLIATI FUORI
Articolo successivoFondazione Sassi. Alessio Boni intervistato da Margherita Romaniello
Docente presso Ministero della Pubblica Istruzione, giornalista e collaboratore de: Il Quotidiano della Basilicata e di numerosi siti on-line. Vive a Ginestra.