Venosa (PZ) – In pochissimi giorni, nonostante la pandemia, il Comitato apolitico e apartitico “Natura e Libertà” , presieduto da Angelo Dichirico,ha raccolto quasi 2000 firme per lanciare un appello al Sindaco di Venosa in merito al Parco del Vulture. Questi numeri straordinari indicano quanto l’argomento sia centrale per la popolazione e meriti attenzione da parte del Comune.
A parlare di questa situazione Angelo Dichirico, presidente di questo comitato: “Chiediamo cose semplici e ragionevoli: 1) annullare le videoconferenza di domani (certe cose non si decidono in una chat privata su invito). 2) spostare ogni decisione al termine della pandemia (il sindaco pensi all’ospedale). 3) organizzare incontri, dibattiti e convegni aperti al pubblico;4) rispondere con una relazione tecnica, scientifica, economica e giuridica ai 15 quesiti che abbiamo posto; 5) indire un referendum popolare affinché sia il popolo a decidere.
Abbiamo inviato una lettera anche al Sindaco, senza ricevere risposta, ecco il contenuto di questa lettera: “ Egregio Signor Sindaco Iovanni, nonostante le nostre ripetute sollecitazioni non abbiamo ricevuto alcun riscontro da parte Sua. Le rinnoviamo le nostre richieste: 1. Annullare la videoconferenza prevista per domani; 2. Rinviare la decisione sull’ingresso di Venosa nel perimetro del Parco al termine della pandemia; 3. Organizzare incontri, dibattiti e convegni che coinvolgano tutta la popolazione; 4. Realizzare uno studio sul piano tecnico, giuridico, economico, agricolo e ambientale per dare un riscontro scritto ai 15 elementi di criticità che Le abbiamo evidenziato nella precedente mail; 5. Indire un referendum popolare affinché l’ultima parola spetti alla cittadinanza. Voci molto ricorrenti dicono che sia stato già deciso l’ingresso del Parco rimandando la determinazione delle aree ad un secondo momento. Nell’interesse di Venosa Le chiediamo di non percorrere questa strada scellerata.
La questione del Parco è molto divisiva nella cittadinanza. Le ricordiamo che alle ultime elezioni amministrative si sono presentate ben 5 liste a dimostrazione che la cittadinanza è già molto divisa. Non crei ulteriori motivi di divisione. A livello simbolico, per farle percepire il malessere che coinvolge la cittadinanza, abbiamo raccolto in 4 giorni quasi 1650 firme in formato cartaceo e oltre 200 in formato elettronico.
Consideri l’alto valore democratico che hanno queste firme raccolte in pochissimo tempo, peraltro in un periodo di pandemia e di raccolta delle olive per tanti venosini. La popolazione è già molto afflitta, angosciata, terrorizzata sia per i problemi legati alla salute che per quelli legati al lavoro. Non crei ulteriori motivi di preoccupazione sotto tutti i punti di vista. Ci appelliamo alla Sua coscienza, non faccia calcoli politici. Le chiediamo un gesto di apertura e di rasserenamento dello stato d’animo collettivo. Rinviamo tutto a tempi migliori. Le ricordiamo che nel Suo programma, con cui ha chiesto i voti ed è stato eletto, si parlava di diretta streaming, referendum consultivo senza quorum e interpellanza del cittadino.
Per realizzare questi punti del Suo programma non ha bisogno delle nostre sollecitazioni e delle nostre firme. Non vogliamo imporre nulla e allo stesso modo chiediamo che non ci venga imposto nulla alla cittadinanza. Sindaco non può ignorare circa 2000 cittadini. Il questa occasione dimostri di essere il Sindaco di tutti e dia corso ad una nuova fase politica aperta e partecipata. Dia un segnale forte, annulli subito la videoconferenza fissata per domani. Concentri tutte le Sue energie sulla pandemia e sull’Ospedale. Siamo certi che terrà conto delle nostre parole. Distinti saluti”.