Potenza, 2012-10-07 – Tornano alla carica contro la Regione Basilicata le associazioni ecologiste lucane Ola (Organizzazione lucana ambientalista), “No Scorie Trisaia” e “Ambiente e Legalita”‘dopo la decisione del Consiglio dei Ministri di impugnare la norma adottata in Consiglio regionale ad agosto sulla moratoria a nuovi permessi di ricerca petrolifera. Le associazioni ironizzano e “rivendicano il ruolo e la posizione di capo dipartimento ambiente in Regione e si propongono – scrivono – come consiglieri giurisprudenziali al presidente della giunta regionale, Vito de Filippo, al fine di far evitare alla nostra Basilicata la figuraccia di proporre leggi non solo incostituzionali ma anche di sola valenza mediatica”.
Per le tre associazioni c’e’ “evidente incostituzionalita’ delle legge”. “Ora – attaccano le tre sigle associative – anziche’ vaneggiare perdenti dispute di competenza costituzionale col Consiglio dei Ministri, sarebbe il momento che il governatore pensasse seriamente di dimettersi, avendo dimostrato, sia egli che lo staff di persone che si e’ scelto, pagandole profumatamente, che non possiedono le capacita’ sociali e politiche di governare la Basilicata, non hanno un progetto per la Basilicata e neanche le necessarie competenze giurisprudenziali, visto che se si fossero rivolti alla Ola, a NoScorie e ad Ambiente e Legalita’, la Basilicata avrebbe evitato una tale figuraccia collettiva: vedersi giustamente impugnare per incostituzionalita’ una legge volutamente mediatica ed errata”, concludono. Fonte:Adnkronos