Roma – E’ possibile, e fino a che punto e con quali finalità, rappresentare i metodi della scienza, i suoi contenuti e le sue implicazioni, con gli strumenti della poesia? Questo l’interrogativo a cui risponde il Professore Emerito del Dipartimento di Chimica dell’Università di Firenze e socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei Vincenzo Schettino. Venerdì 13 febbraio 2015, alle ore 15, presso Palazzo Corsini, in Via della Lungara n° 10 a Roma, il nostro illustre conterraneo Professore Vincenzo Schettino terrà una conferenza sul tema: “Scienza e letteratura – Poesia nella chimica, chimica nella poesia”. L’incontro, organizzato sotto l’egida della prestigiosa Accademia Nazionale dei Lincei, ha lo scopo, come si evince fin dal titolo, di porre sotto la lente d’ingrandimento un’antica questione mai del tutto risolta: arte e scienza possono convivere?Come si legge in una nota che presenta l’evento: “… la questione verrà discussa con riferimento particolare, ma non esclusivo, alla chimica. Le posizioni espresse da poeti, scienziati, critici letterari e della cultura sul connubio tra scienza e poesia appaiono ambigui, oscillando tra poli opposti:da un lato l’esaltazione della scienza e della modernità, dall’altro il rifiuto totale della scienza. Spesso una discriminazione viene individuata nel linguaggio, ma anche su questo punto di vista le opinioni sembrano spesso divergenti. Quello che realmente avviene quando scienza e poesia si incontrano sarà più concretamente esplorato attraverso una possibile antologia della chimica nella poesia con frammenti da poeti come Lucrezio, Wordsworth, Keats, Primo Levi, Queneau, Cavaliere, Holub, Hoffmann, Radhakrishnan, Harrison, Pessoa”. La conferenza, infine, si concluderà con una breve digressione nel mondo della chimica nella canzone.
La ricerca del Professore Schettino però, al di là della conferenza in questione, va ben oltre l’analisi delle relazioni tra “Poesia nella chimica, chimica nella poesia”, spingendosi lungo i variegati sentieri dell’arte per esaminare le interazioni tra chimica e arti decorative, tra chimica e architettura e tra chimica e letteratura (poesia, teatro, narrativa) mettendo in luce analogie e sovrapposizioni talora inaspettate e sorprendenti. Ricerca che ha dato corpo a un dotto e interessante saggio di recente pubblicazione dal titolo: “Scienza e arte. Chimica, arti figurative e letteratura” (Firenze, University Press, 2014). Volume appassionante scritto con un linguaggio limpido e privo di fronzoli accessibile non solo agli accademici, ricco di molte curiosità che svaria dai miti, fiabe e alchimia alle sorprendenti considerazioni sul capolavoro di Velásquez “Las Meninas”, da Lucrezio ai racconti di Primo Levi, fino alla chimica di Sherlock Holmes. Un’opera che chiarisce come “…Nell’atto creativo l’artista e lo scienziato procedono entrambi attraverso la decodificazione e ricomposizione delle realtà che osservano. Sulla base di questa corrispondenza di metodo, l’arte e la scienza offrono strumenti per studiare la realtà interiore o esteriore, guardando a oggetti e situazioni e cercando correlazioni e interpretazioni, in un ideale parallelismo tra lo studio dell’artista e il laboratorio dello scienziato”.
Giuseppe Colangelo
Scienza e Arte – Chimica, arti figurative e letteratura
Autore: Vincenzo Schettino
Editore: Firenze University Press
Genere: Saggio
Pagg. 270 – € 15,90
Pubblicazione: 2014
Codice: 978-88-6655-643-5