Rapolla San biagioRapolla, Nella cittadina vulturina a partire da sabato e fino a lunedì prenderanno il via i festeggiamenti in onore di San Biagio, Santo protettore del paese ( la cui apertura della chiesa avverrà il 14 maggio prossimo, lo comunicherà il parroco donMichele Cavallo) , con un ricco programma religioco, culturale e folkloristico. Si prevedeno tante iniziative. Il 1 febbraio a cura della società cooperativa “Rapolla fiorente” al via l’evento: “San Biagio incontra il mondo contadino”. Alle ore 19,30 avverrà la benedizione dei contadini e dei prodotti della terra. Seguirà un momento di festa con degustazione di pane ed olio, patate sotto la cenere, malvasia, pettole,dolci tipici, musica e falò.. Il 2 febbraio, festa della presentazione del Signore (Candelora)  alle ore 10,30 ci sarà la sfilata e l’esibizione per le vie del paese del gruppo associazione culturale arbereshe “Compagnie d’arme capitano Lazzaro Mathes” di Maschito. E’ una rievocazione storica in costume arbereshe e greco della fondazione del centro arbereshe. La banda musicale “Città di Rapolla” accompagnerà questo evento.

Alle ore 18 nel cortile dell’Oratorio bevedizione delle candele. Seguirà la Santa Messa in Cattedrale presieduta da mons. Rocco Talucci di Venosa, già Vescovo di Brindisi. Alle ore 19,30 accensione e benedizione dei Falò. Alle ore 23 “Diana Notturna”, rievocazione storica dell’assedio di Rapolla eseguita dalla Banda musicale “Città di Rapolla”.Lunedì 3 febbraio , solennità di San Biagio, Vescovo e Martire, protettore della Gola, apertura della giornata col giro bandistico “Pasquale Cerone”.

Sante messe ed alle 10,30 processione per le vie del paese della statua di San Biagio.  Alle ore 16,30  spettacoli di animazione con Banda concerto musicale “P.Cerone”, gruppo folkloristico e Majorettes di Grumo Appula, gruppo di musica popolare “Insud”, Alle ore 18  la Santa Messa celebrata dal Vescovo della Diocesi, padre Gianfranco Todisco, seguirà la benedizione della gola. Ore 21 spettacolo di fuochi pirotecnici della ditta “Teora” di Venosa.

Lorenzo Zolfo