In tempo di crisi e di tagli di spesa (pubblica e privata) per spettacoli e musica, il Festival di Potenza con una formula innovativa, basata essenzialmente sulla qualità dello spettacolo e la professionalità artistica, intende indicare una “ricetta” perché la cultura artistica ha un grande potenziale che, se adeguatamente attivato e valorizzato, può generare crescita per l’intero Paese ed occupazione diretta ed indotta meno precaria dell’attuale.
E’ questa la motivazione principale perché la dodicesima edizione del Festival di Potenza è stata rivoluzionata dal patron e agente di spettacolo Mario Bellitti nella formula: non più concorso suddiviso per categorie (Nuove Proposte, Esordienti e Under 16) come è stato per undici anni, ma vetrina per nuovi talenti artistici: cantanti, cantautori, gruppi o band, con l’obbligo della maggiore età.
Il format è dunque decisamente una novità nel panorama festivaliero italiano ed europeo al punto che non registra iniziative similari ad eccezione di Fiere e saloni specializzati musicali.
Per l’ammissione alla serata finale del Festival, che si svolgerà a Potenza il 10 novembre 2012 e sarà definita da una commissione di esperti designata dall’organizzazione, c’è tempo sino al 25 ottobre prossimo per far pervenire la candidatura di iscrizione al comitato organizzatore (tutte le informazioni sul sito www.festivaldipotenza.com).
Rispetto alla crisi ci sono dati discordanti diffusi dal Rapporto annuale di Federculture: le famiglie italiane nel 2011 hanno speso per ricreazione e cultura 70,9 miliardi di euro, impegnando in questo settore il 7,4% della loro spesa annua complessiva. Un valore, negli ultimi anni, costantemente in crescita, anche nel più recente periodo di congiuntura negativa e di generale contrazione dei consumi: tra il 2008 e il 2011 l’incremento è stato del 7,2%, mentre nel 2011 ha segnato un +2,6% rispetto all’anno precedente. Nell’arco dell’ultimo decennio (2001-2011) invece, la spesa per ricreazione e cultura è aumentata del 26,3%. In questo settore le famiglie italiane sono disposte a spendere più che in altri: nel 2011, infatti, la spesa per vestiario e calzature è cresciuta dell’1,3%, quella per gli alimentari dell’1,2%.
Ma, rileva il Rapporto Federculture, nell’ultimo decennio gli italiani hanno intensificato anche la fruizione di intrattenimenti culturali. Vanno di più a teatro (+17,7%), ascoltano concerti di musica classica (+11%) e visitano siti archeologici e monumenti (+6%).
“E’ una tendenza che – spiega il patron del Festival Mario Bellitti – deve stimolarci a proseguire sulla strada della qualità artistica differenziandoci ancora più marcatamente del passato da festival, manifestazioni, concorsi improntati al dilettantismo o al “tanto per cantare e per farsi ascoltare”. Crediamo che il tempo di concorsi per belle voci da illudere di entrare nel mondo dorato della musica sia scaduto. E questa formula intende sperimentare quelle novità che la Giunta Regionale ha anticipato con l’approvazione, nel mese di novembre scorso, del Disegno di Legge su “Norme organiche in materia di spettacolo e norme di disciplina delle attività culturali” che si pone l’obiettivo di mettere ordine nelle logiche di intervento regionale nel settore della produzione e diffusione di spettacoli e cultura, rafforzando e rendendo più trasparenti e partecipate le procedure di concorso della Regione nel sostegno a queste attività.
Tra le prime indicazioni del cast artistico che parteciperà, l’organizzatore annuncia Deborah Johnson, cantante, figlia del mitico Wess recentemente scomparso che prenderà il testimone che Wess ha lasciato con le sue presenze numerose al Festival di Potenza nel quale, in tanti anni di preziosa collaborazione, non è mai stato un semplice ospite.
Deborah ha lavorato come corista in varie tourneé, con Morandi, Fiorello, Ron ecc. e questa estate effettuerà uno spettacolo completo insieme a Stefano Magnanensi, vocal coach da X Factor 2009. Un programma coinvolgente ed attuale e ricco di grandi successi che comprenderà anche i più significativi dell’indimenticabile Wess.