Maschito Benedizione e scoprimento della statua di Skanderbeg
Maschito Benedizione e scoprimento della statua di Skanderbeg
Maschito-Benedizione e scoprimento della statua di Skanderbeg
Maschito-Benedizione e scoprimento della statua di Skanderbeg

Agli Enti, ai Comuni, alle associazioni ed alle persone della comunità arbëreshë In indirizzo.


Bologna – L’ora del dolore e l’ombra della morte incombono sulle martoriate città d’Albania colpite dal violentissimo sisma che ha messo in ginocchio Durazzo e vaste regioni del nordovest e che ha interessato anche la città natale di Skanderbeg.
Lo spettacolo che si presenta ai soccorritori è devastante ed incute quello sgomento angoscioso che si associa sempre alla percezione improvvisa e violenta di quanto possa essere precario il vivere umano.

Al lutto per la scomparsa di persone care è molto difficile proporre rimedi: si tratta di prove disperanti; tuttavia sappiamo bene tutti che in ogni cultura ed in ogni fede religiosa si afferma una verità universale: il dolore umano si può affrontare, anche e soprattutto nelle traversie estreme, se si può contare sulla vicinanza solidale dei propri simili, se ci si può abbandonare nelle braccia consolanti di una comunità che ci dimostra amore per lenire le gravi ferite e che si offre come protezione dai pericoli futuri.
Noi siamo la comunità Arbëreshë e possiamo offrire amore e protezione ai nostri fratelli di Albania nel nome delle nostre comuni origini e nel ricordo dei nostri avi che ci hanno trasmesso i valori più nobili della nostra gente.

Questo è il momento da cogliere per ritrovare l’orgoglio e la gioia del darci come comunità a chi, anche se lontano, sentiamo come fratello, come sorella, come padre, come madre e come figlio e figlia: possiamo proporci come un porto il cui approdo salvi dalla tempesta; possiamo dare la carezza salvifica agli orfani, possiamo stringere nelle mostre braccia chi singhiozza soffocato dalle sue lacrime di lutto, per sottrarlo alla solitudine del suo dolore e riaprirlo alla speranza.

Ma dobbiamo farlo presto: adesso!
E’adesso che ce ne è bisogno. Ed occorre subito un segno tangibile e concreto di solidarietà.
L’Eparchia di Lungro ha aperto un C/C dove destinare i contributi da devolvere alla Caritas albanese.
Il numero di C/C Postale è 139 16 879 – Curia Vescovile Lungro – Causale: TERREMOTO ALBANIA 2019.

L’associazione Skanderbeg aderisce con slancio a questa iniziativa e sollecita tutti gli enti in indirizzo ad associarvisi. Sappiamo che la Chiesa Cattolica di rito Ortodosso ha stabilito relazioni di fratellanza con le altre comunità religiose di Albania, quelle ortodosse e quelle mussulmane: è un orgoglio anche per il popolo Arbëreshë vedere quanto saggia e quanto lungimirante sia stata la lezione di fratellanza che le varie anime religiose albanesi hanno saputo impartire al mondo politico in una era che vede il riaffiorare di antiche divisioni e di atavici scontri.

Saremo felici se questo nostro intervento contribuisse a rafforzare questa lezione di fratellanza delle nostre comunità religiose e potesse proporsi come una via di incontro tra antichi legami e come l’inizio di una nuova esperienza verso un futuro di ritrovata speranza.

I Comuni arbëreshë da parte loro potrebbero attivare un numero di telefono unico collegandosi con un gestore nazionale, per raccogliere fondi anche da parte dei singoli privati, per contribuire alle esigenze immediate e nello specifico costituire ed inviare una equipe arbëreshë tecnico-scientifica e d’aiuto per analisi post sisma degli edifici rurali (gli ultimi che saranno coinvolti nell’analisi, se questa mai avverrà, nell’agro shqipetaro).
E saremo felici, in questo modo, di poter accompagnare tanti nostri fratelli dall’ora delle lacrime all’ora del ritrovato sorriso e della rinnovata speranza in maniera concreta ed attiva come comunità arbëreshë.
Associazione Skanderbeg di Bologna