Rotondella, 22-05-2015 – “Cooperativa Trisaia”. Una monografia curata da Battista D’alessandro e Vincenzo Montesano per ricordare e ricostruire, come recita il sottotitolo, “50 anni di cooperazione e trasformazioni agrarie a Rotondella”. La cooperativa rotondellese, infatti, ha festeggiato nel 2014 il mezzo secolo di vita pur essendo stata formalmente costituita il 23 maggio del 1963, con atto rogato dal notaio Nicola Ricciardulli ed è -con riferimento alla piana metapontina- una delle poche ancora in vita. A costituirla 20 soci, tutti agricoltori per tradizione o proprietari, in un territorio -quello rotondellese- solo marginalmente interessato dall’opera di quotizzazione della Riforma fondiaria. Nel corso di questi 50 anni ha visto avvicendarsi alla sua guida, oltre a Cherubino Montesano (esponente della Coldiretti), l’avv. Nicola Palmieri, l’ins. Nicola Bianco e Tonino Bianco, sindaco di Rotondella negli anni’70 e poi consigliere ed assessore alla Regione Basilicata, e dal 2000 Giuseppe Acinapura. Una cooperativa nata per fornire servizi ai propri soci le cui aziende erano prevalentemente dedite alla cerealicoltura ed all’allevamento di bovini che ha saputo interpretare tutti i cambiamenti maturati con la realizzazione del sistema irriguo (e non solo), intervento questo che ha mutato il volto della piana di Trisaia trasformandola in una area a forte vocazione frutticola. Il volume si apre con la Presentazione del presidente Acinapura che evidenzia i diversi obiettivi raggiunti ricordando anche molti dei protagonisti che hanno contribuito ad interpretare e gestire nel migliore dei modi i cambiamenti produttivi sottolineando come l’Ortofrutticola “Trisaia” rappresenti oggi “un elemento qualificante per la stessa Rotondella”.
Concetto questo che viene sottolineato ulteriormente da Carmelo Mennone il quale, nella Prefazione, scrive: “Leggendo queste pagine si evincono delle istantanee sullo sviluppo dell’agricoltura ed i diversi passaggi affrontati ci fanno capire tanto l’evoluzione della forma associativa, punto critico della produzione agricola meridionale e nazionale, quanto i mutamenti sociali e produttivi che in 50 anni ha attraversato la nostra agricoltura. Esperienze di cooperazione se ne sono avute in Basilicata, sia pubbliche che private, ma hanno via via perso gli stimoli nella forma associativa, con la chiusura o il forte ridimensionamento in termini di fatturato e produttività”.
Nelle 90 pagine della monografia (edita da Archivia), D’Alessandro e Montesano, inseriscono le vicende dell’Ortofrutticola “Trisaia” in quel complesso scenario di trasformazioni che hanno interessato il Metapontino dal dopoguerra ad oggi e ricostruiscono, con stile agile e sintetico, lo stesso contesto locale dove questa esperienza è maturata.