Vaglio di Basilicata. – Nella splendida cornice degli scavi archeologici di Rossano di Vaglio di Basilicata, a pochi chilometri da Potenza, lo scorso 11 luglio, nell’ambito della rassegna estiva promossa dal Consorzio “Teatri Uniti di Basilicata”, si è svolto lo spettacolo, musica in teatro: “RossinTesta” a cura del cantautore Paolo Rossi, un misto di teatro, di poesia e di sensibilità di guardare alla profondità delle cose del mondo di Gianmaria Testa, recentemente scomparso, grande amico di Rossi.
Rossi era accompagnato dal gruppo: I Virtuosi del Carso, alla chitarra Emanuele Dell’Aquila; Bika Blasko, violoncello, voce, cajon; Stefano Bembi, fisarmonica; Alex Orciari,contrabbasso; Denis Beganovich, batteria. Bella l’idea degli organizzatori di far ammirare ai numerosi spettatori presenti, i resti archeologici del santuario lucano di Rossano. Rossi si presenta al pubblico: “faremo del nostro meglio, nonostante la pioggia abbia compromesso alcune prove del suono. Un concerto-teatro dedicato agli amici Testa e Iannacci con aneddoti e monologhi. Erano due persone diverse, Gianmaria una persona mite, Iannacci il contrario.
Di loro ricordo un loro concerto alla presenza di cinquemila persone, dovevano esibirsi per 45 minuti a testa, hanno finito superando notevolmente l’orario con solo 150 persone rimaste.Iannacci è quello chi mi ha rovinato politicamente, ad una trasmissione di Maurizio Costanzo alla presenza di Berlusconi, Enzo ha chiamato il cavaliere: ladro e si è abbassato, Berlusconi ha visto solo me, accusandomi di una cosa che non ho mai detto! Stasera mi avvalgo della collaborazione del gruppo musicali: “I Virtuosi del Carso”, fanno spettacoli di qualsiasi genere, dai matrimoni, alle separazioni ( applausi a non finire). La serata è suddivisa in tre parti: Saltimbanchi,Amore, Politica. Chiusura con un omaggio ad Enzo Iannacci”. Gli spettatori si sono fatti ammaliare dalla poesia di brani straordinari, si è partiti dalle canzoni di Testa dedicate al teatro a all’attore, tra queste l’inedito: “La maschera di Arlecchino”, si è passati ai brani dedicati al rapporto di coppia ( Rossi ha detto:”..perchè il rapporto tra i due duri ci vogliono queste regole: “stimoli intellettuali,stimoli sessuali e che i tre non si incontrino mai!”( altri applausi scroscianti).
Chiusura con la politica, quella satirica con poesia, in quanto ha dichiarato Paolo: “ noi attori non imitiamo i politici, facciamo poesia perché è difficile fare la parodia di una..parodia! E’ missione impossibile fare satira politica con i bianchi, i rossi ed i…verdini! ( altri applausi a go…go). Noi raccontiamo la storia della gente”. Coinvolgenti i brani: “il mercato di Porta Palazzo” e “Ventimila leghe in fondo al mare”. Ultimi brani eseguiti, un rock post moderno, una polka e “I Giardini di Marzo” dell’indimenticabile Lucio Battisti, che ha coinvolto tutti gli spettatori.