Vaglio di Basilicata, 2013-01-21 – Quanto sta succedendo ad un portatore di Handicap visivo di Vaglio di Basilicata sa dell’incredibile. Nella zona in cui abita non c’è illuminazione sufficiente, anzi fino all’ingresso della sua abitazione sembra che manchi. La sua richiesta di prolungamento dell’impianto di illuminazione sembra che non sia stata presa in considerazione da parte del Comune.
Ecco il contenuto della lettera inviata al Sindaco, dott. P. Musacchio: “il sottoscritto Dario Piarulli, nonchè “PORTATORE DI HANDICAP VISIVO”, nato a Corato il 09/03/1973, in provincia di Bari, residente in Contrada Dragonara N.20, Vaglio di Basilicata, in provincia di Potenza, richiede al Comune di appartenenza, che gli venga concessa la possibilità di poter collocare durante tutto il percorso stradale il quale conduce sin alla sua abitazione, la continuità dell’impianto di illuminazione pubblico ai fini di un corretto svolgimento da parte di tutto il nucleo familiare, ma soprattutto da parte di chi deve recarsi abitualmente in quel luogo buio, nel poter raggiungere l’abitazione del richiedente di tale servizio. Pertanto, nell’attesa che suddetta richiesta venga presa in considerazione, coglie l’occasione di poter ringraziare ed allo stesso tempo di poter confidar in un immediata risoluzione di questo grosso problema. Questa richiesta fa riferimento anche soprattutto all’ultimo spiacevole episodio venutosi a svolgere in quel di Vaglio di Basilicata, ossia l’intrusione di mal intenzionati coll’intento di portar via qualunque bene prezioso ; per cui si sa benissimo che già per una persona normo dotata vi è un enorme disagio, ma anche un grosso spavento, figuriamoci per un “PORTATORE DI HANDICAP VISIVO”.
Contattato telefonicamente Dario Piarulli lo scorso 21 gennaio ha aggiunto: “tutte le famiglie che vivono in questa contrada si sono sempre lamentate del fatto che non ci sia gas metano e che usano il gpl, che conosciamo benissimo i costi elevati. Noi abitanti abbiamo anche avanzato una proposta, se l’amministrazione comunale non aveva abbastanza soldini come ci è stato riferito, noi tutti abbiamo risposto che potevamo anche fare a metà con l’azienda erogatrice, il Comune, la Regione, e la Provincia, ma ugualmente ci è stato dato un diniego ed una risposta in maniera molto sarcastica! Potete anche riscaldarvi come si faceva una volta! Tornare a casa con tutte le luci della strada spente non è molto sicuro, ma per chi rincasa, parlo di persone vedenti, mia moglie, mio figlio, e tutte le famiglie che ci abitano, e che fortunatamente sono normodotate non è bello, ma soprattutto incita chi vuol far del male. Così un giorno ho chiamato direttamente il Sindaco ed ho richiesto lui di potergli parlare, ma lui mi ha continuato a dire, si si si, vediamo in questi giorni, intanto è passato un anno, ma non fa niente, allora con la santa pazienza ho scritto una lettera ove richiedevo un incontro formale con lui, e finalmente dopo solo tre mesi mi ha risposto fissandomi un appuntamento nel suo ufficio per discutere di tutti i soprusi e gli abusi, non solo nei miei confronti, ma nei confronti di tutte le famiglie che ci abitano.
Sono andato da lui, per ricevermi ci è voluto la mano del Signore, visto che perdeva tempo, finalmente mi riceve, e mi chiede per quale motivo con tanta insistenza ho richiesto secondo il suo modo di pensare suddetto sciocco colloquio; espongo i fatti, e speravo che potesse darmi una risposta esauriente, quantomeno potesse risolvere i nostri grossi problemi, ma nulla, anzi, sa cosa mi ha risposto a riguardo della luce o dei pali che devono essere installati lungo il percorso della strada? “La luce non le serve, non vedo l’utilità di dovere mettere tutti questi pali, tanto lei è non vedente e non le serve la luce”, ma ci stiamo rendendo conto di ciò che mi è stato detto? Ma ci siamo ammattiti? tant’è che con l’amaro in bocca sono andato via senza ottenere nulla. E’ giusto tutto questo?”.
L. Z.
La foto ritrae Vaglio di Basilicata