Venosa (PZ) – Un successo lo spettacolo teatrale” Il Malato Immaginario” tenutosi lo scorso 6 gennaio a Venosa, al cine-teatro Lovaglio.Il protagonista Emilio Solfrizzi insieme alla sua compagnia, ha fatto ridere il numeroso pubblico presente dall’inizio alla fine dello spettacolo, durato ben 2 ore. Uno spettacolo divertente dall’apertura del sipario all’ultima scena. Tutti bravi gli attori della Compagnia Molière, calati perfettamente ognuno nel proprio personaggio. In particolar modo la serva fedele, onesta e intelligente che sappiamo essere nel teatro di Molière una coprotagonista per il ruolo che ricopre nelle sue commedie.
Ancora, degno di menzione il giovane attore caratterista (quasi una coccinella nel suo costume singolare) che impersona il fasullo medico al quale Argante vorrebbe affidare tutti i suoi malanni immaginari, facendolo sposare alla figlia, innamorata di Cleante. Mattatore, comunque, della scena Emilio Solfrizzi. Sempre più bravo attore teatrale, ha reso Argante suo senza snaturarlo delle caratteristiche che Molière gli aveva assegnato. La mimica e il non detto sono stati come sempre i suoi cavalli di battaglia, talvolta ancora più comici del “parlato”. Solfrizzi si è più volte ispirato, nella reinterpretazione del testo di Molière, alla maschera per eccellenza della comicità, Totò. Con grande maestria Emilio/ Argante ha saputo coglierne gli aspetti e i tempi comici.
L’allestimento della scena con una torre dominante che oltre ad essere custodia della miriade di pseudo medicine date ad Argante dal cialtrone dottor Purgone, simboleggia la gabbia psicologica entro la quale l’ipocondriaco Argante è prigioniero, insieme alle luci utilizzate magnificamente e ai costumi ricchi ed eleganti dell’epoca hanno reso possibile un bell’ effetto dinamico pur essendo una scena unica in entrambi gli atti. Il numeroso pubblico con applausi a scena aperta ha gradito lo spettacolo. Emilio Solfrizzi e tutti gli attori spogliatisi dei panini della commedia, accerchiati dai presenti, a fine serata, non si sono risparmiati nel fare foto con il pubblico.
Un grazie e ringraziamento va a Lidia Lovaglio ed ai collaboratori, Gianpiero Francese e Gennaro Tritto, per aver fatto centro, scegliendo questo spettacolo. Tra i presenti, la dott.ssa Di Corato che ha apprezzato l’evento: “ il Malato Immaginario risulta essere ancora attuale, in quanto è una pièce teatrale divertente, comica con un vena malinconica e drammaturga. Molière metteva già all’epoca in evidenza l’ipocrisia della cultura medica fatta da persone ipocrite, egoiste e pompose”.Prossimo appuntamento il 21 gennaio con “Uno, nessuno e centomila” con l’attore siciliano Pippo Pattavina.