S.Arcangelo (PZ) – La scoperta di PESTE SUINA in alcuni allevamenti di maiali suggerisce che, per evitare che, a mezzo di cinghiali sparsi per tutta Italia possa diffondersi e rappresentare un grave problema per la popolazione, è necessario che siano presi provvedimenti drastici da parte di tutta le autorità preposte.Negli anni 50,si è dovuta affrontare una grave epidemia di peste suina, combattuta e vinta grazie alle drastiche misure intraprese con la individuazione e l’abbattimento dei maiali che presentavano la malattia.
Mentre gli allevamenti di maiali vengono controllati, i cinghiali bradi, fotografati anche sulle spiagge, possono essere i portatori e i diffusori di malattie gravi. E’ necessario che siano presi provvedimenti non procrastinabili ,dal momento che vi è stato un passaggio da un gatto ad una veterinaria di un virus Sars Covid (Corsera1-luglio2022 pag 19)per SPILLOVER REVERSE-“trasmissione di un virus da un animale –gatto –con uno starnuto all’uomo”.
Siamo all’inizio di un macrociclo di circolazione virale,che potrebbe endemizzarsi in una popolazione di animali e selezionare virus antigenicamente diversi che potrebbero tornare indietro ALLA SPECIE UMANA ed..arrecare gravi danni all’uomo.La prevenzione delle malattie è sostenuta con i giusti comportamenti anche con gli animali ma anche attraverso approcci culturali e scientifici.